Angela Fragiacomo

Angela Fragiacomo

Angela Fragiacomo

“non esiste verità senza occhio che la colga…”

Nasco a Torino, sagittario, tuttora viva…
Scrivo pagine di quaderni, diari di bordo inseparabili, sin da ragazzina. Cose che nessuno legge…con buona pace di tutti.
Recente e fortuito l’approdo in poesia: storia tracotante di “io” “io” “io” tale da rischiare seriamente il paragone con il pellicano di Nemo…tralascio, capirete…anche questo con buona pace di tutti.
Contattata da alcune case editrici, partecipo negli anni scorsi alla silloge “Rose Sparse – Petali di Poesia” a cura di Sonia Demurtas, ed. SD Collezioni Editoriali, 2011, e pubblico una raccolta di miei primi testi dal titolo “Di seta fluida” a cura di Silvia Denti, Rupe Mutevole Edizioni, 2012.
A distanza di sicurezza dai trascorsi, viaggiando di fantasia…sperimentando passione e poesia, spiaggio qui… conto di rimanere: l’isola è felice e rigogliosa, fauna e flora accoglienti…clima mite, mare limpido…un silenzio che invita alla meditazione…tutto il tempo in tutto lo spazio occorrente, a perdermi…in ottima compagnia…
Ogni tanto getto in mare una barchetta di carta con qualche parola scritta (ah! il vizio)…chissà…magari arriva, fosse…buona lettura!
(in ogni caso, materiale biodegradabile! tout court!)

Hanno detto di me (previo compenso…):
“Non è possibile leggere la scrittura di Angela Fragiacomo senza tener conto del suo tormentato e inquieto, senza dubbio, mondo esistenziale, della sua combustione letteraria che si fa documento testimoniale e insieme dolente denuncia piena di patimento e di corda tesa. Meravigliosa classe che riecheggia ad ogni verso e verbo, apparentemente un tantino classica, ma poi vera e propria tortura romantica. Il connubio è perfetto, come pietra ben messa a giusta dimora, diamante che spicca sulla ghiera. Un’Autrice che sa di dover affondare le proprie radici nello spirito interiore per dare il meglio, per definire se stessa al centro dell’introspezione, offrendo a piene mani tutta la poetica che scaturisce da anfratti sconosciuti, infinitamente celati ma dall’innegabile fascino.”
Silvia Denti
“Il suo stile si distingue nettamente per la costante ricerca estetica, senza però mai cedere alla facile tentazione dell’ermetismo. Nelle sue poesie il lettore può riconoscervi una sorta di filo d’Arianna, liriche eternamente legate all’amore, alla passione, alla vita. Squisitamente musicale la poesia intitolata – Da Sempre – …Qui nell’anima…e fuori nella pioggia…- ecco che narrando s’intreccia il senso dell’essere interno e quello delle radici terrene, un’interpretazione magica dell’umana esistenza.”
Sonia Demurtas

infine, affido a lui quanto non avrei saputo dir meglio…
Sonnet 23
As an unperfect actor on the stage,
 Who with his fear is put beside his part,
 Or some fierce thing replete with too much rage,
 Whose strength's abundance weakens his own heart;
So I, for fear of trust, forget to say
 The perfect ceremony of love's rite,
 And in mine own love's strength seem to decay,
 O'ercharg'd with burthen of mine own love's might.
O! let my books be then the eloquence
 And dumb presagers of my speaking breast,
 Who plead for love, and look for recompense,
 More than that tongue that more hath more express'd.
O! learn to read what silent love hath writ:
 To hear with eyes belongs to love's fine wit.
William Shakespeare

Di seguito i mie voli pindarici sull’isola che non c’è…

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