Niente muove qui
un appartamento vuoto, sempiterno
un fiocco di neve sul tetto, mi alzo
infilo dalla testa espletando;
comandamenti del corpo che metto metti mettiamo in fila
come perle su fili di lana
tutto sommato il freddo è un giudice pietoso;
la mia mente tace – non può – controlla la vespa
sotto il bicchiere capovolto,
non arriva
per me che non stravizio quel guizzo
che urtica il pelo al ragno –
mi cammina sul polso;
la mia mente è ferita dal gelo
un cavallo zoppo è solo un cavallo zoppo;
viole, sole
un solido gira i tacchi mentre giù al forno chiedono
se abbiamo vinto.
Forse
di verde si tinge
l’aere, ed è
fortuna. Non per me.
Non per me.
Vienimi a prendere
presto.
Angela Fragiacomo
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