Sto diventando mio padre.
Non io come lui
ma io stesso la stessa persona.
Come lo percepivo
così ora io sono.
Dita ingiallite
da sigarette rollate
fumate.
Nicotina
sguardo lontano
a scrutar l’infinito.
Cartina di tornasole
sul mondo.
Mi riempio di strascichi infantili
verità nascoste.
Troppe imposizioni
dettano cattivi pensieri.
Lo cerco
in tutti gli anfratti
nelle cose che faccio.
Poto le rose
che colorarono il mio domani
il giorno in cui morì.
Scavalco solo ora
il muro d’omertà.
Lascio alle spalle
verità mai confessate.
Un genitore non è un frate
non un fratello.
Chi ci ha così tanto amato
poi
lascia noi nudi
ad affrontar
il peso del creato.
Oggi
io
figlia
farò
lo stesso
con te.
14.2.2010
Aldo Bilato
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